Le penne all'arrabbiata sono un primo piatto della tradizione culinaria italiana ,sapore è deciso e in breve vi renderete conto di aver scritto una vera e propria poesia culinaria
Il Primitivo è un antico vitigno coltivato in Puglia le cui uve presentano una maturazione molto precoce rispetto ad altre varietà. Una particolarità del tutto interessante del Primitivo è che a distanza di soli 20 giorni dalla vendemmia, questo vitigno, è in grado di dare una discreta seconda produzione. Valorizzando proprio questa sua caratteristica nasce il Rosato di Primitivo ottimizzando, così, antiche tecniche di produzione derivate dalla tradizionale viticoltura pugliese.
VITIGNO: Primitivo
DENOMINAZIONE: IGP Puglia
ZONA DI PRODUZIONE: zona rurale di Manduria e Sava, in provincia di Taranto.
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: cordone speronato
TERRENO: medio impasto
DENSITÀ D’IMPIANTO E RESA: 4500 piante per ettaro e 2,5 kg di uva per pianta
VENDEMMIA: La raccolta avviene manualmente, generalmente nell’ultima decade di agosto. Alle prime ore del mattino i grappoli vengono raccolti e trasportati con particolare celerità in cantina evitando, così, il caldo afoso delle giornate salentine
VINIFICAZIONE: Dopo la raccolta l’uva viene pigiata e sosta in una breve macerazione a freddo di 5-6 ore. L’estrazione di delicati sentori e sapori del vino rosato diventano una priorità assoluta prima della pressatura soffice. La fermentazione segue a temperatura controllata di 15-16° C
MATURAZIONE: 3 mesi in acciaio
VOL.%: 12.5° alc.
NOTE DI DEGUSTAZIONE: Color rosa cerasuolo dai riflessi luminosi. All’olfatto ricorda croccanti sentori di fiori e frutti rossi come ciliegie e lamponi ad inizio maturazione. Dal sorso morbido propone un calibrata freschezza che riporta ad un finale piacevole e dal frutto evidente.
12% Nota per la sua aromaticità e freschezza, la Malvasia Bianca vinificata in purezza è una nicchia nel panorama enologico. I suoi spunti ed il suo candore regalano grandi emozioni gustative.
Lo Chardonnay è il più celebre vitigno a bacca bianca del mondo, in grado di esprimere differentemente i territori ove viene coltivato. Nel Salento lo Chardonnay è noto per i suoi delicati aromi che ricordano il frutto ben maturo, dal buon corpo e con una fine freschezza che loda i piatti della tradizione pugliese.
Negramaro - IGP -2019, Cantine Paolo leo Considerato il più celebre tra i vitigni autoctoni salentini il Negroamaro racconta l’identità del Salento grazie alla sua struttura, persistenza e fascino. Il suo carattere, deciso e rustico, lo rende un vino rosso dal romantico e suadente sorso. VINIFICAZIONE: Dopo la raccolta l’uva viene diraspata ed il pigiato fermenta in acciaio a temperatura controllata di 22-24°C per 8-10 giorni. La fermentazione viene controllata affinché i rimontaggi giornalieri possano esprimere la migliore tipicità del vitigno. Successivamente avviene la fermentazione malolattica.
MATURAZIONE: 5 mesi in acciaio
VOL.%: 13° alc.
NOTE DI DEGUSTAZIONE: Color rosso rubino intenso dai riflessi violacei. All’olfatto dona percezioni fragranti di frutta rossa matura, confettura di ribes e lamponi. Ricordi di prugne ben mature sfumano in spezie di pepe nero e cannella. Al sorso offre un piacevole volume, dal tannino ben equilibrato e dalla freschezza strutturale. Finale stuzzicante con una persistenza particolarmente speziata
Alceo Negroamaro Rosso Produttori Vini Manduria: rosso ottenuto da uve 100% Negroamaro. Viene affinato in acciaio. Si presenta di colore rubino intenso. Al palato risulta morbido, caldo e di bella freschezza. Ha un profumo di note fruttate, floreali e speziate con sentori di rosa, prugna, macchia mediterranea. ABBINAMENTO : carne rossa, selvaggina, formaggi. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16-18°C
La denominazione Salice Salentino DOP è una delle identificazioni più rappresentative del Salento. Le uve che concorrono alla produzione di questo storico vino sono principalmente di Negroamaro blendizzato, in piccole percentuali, con altri vitigni a bacca rossa autoctoni pugliesi tra cui, principalmente, Malvasia Nera.
VITIGNI: Negroamaro (85%); altri vitigni autoctoni rientranti nella denominazione
DENOMINAZIONE: Salice Salentino DOP
ZONA DI PRODUZIONE: zona rurale delle province di Brindisi e Lecce
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: tradizionale alberello pugliese e contro-spalliera
TERRENO: argilloso
DENSITÀ D’IMPIANTO E RESA: 4500 piante per ettaro e 2,5 kg di uva per pianta
VENDEMMIA: La raccolta avviene manualmente alle prime ore del mattino. Le temperature più fresche valorizzano le tipicità delle uve
VINIFICAZIONE: Dopo la raccolta segue la diraspatura ed il pigiato fermenta a temperatura controllata di 25°C sino a fine fermentazione
MATURAZIONE: 18 mesi in acciaio
VOL.%: 13.5° alc.
NOTE DI DEGUSTAZIONE: Color rosso rubino dai riflessi granati. All’olfatto propone fascinose amarene, ciliegie e prugne ben mature. Dalle piacevoli note speziate dimostra un sorso pieno, morbido e dal tannino soffice. Finale voluminoso, conclude con una vigorosa percezione amaricante.
Dal colore granato, ha un naso delicato e complesso, con spiccate note varietali di rose appassite, prugne, more mature e uva passa. Ricco al gusto, con confettura di amarena e note di espresso e una consistenza densa e cremosa, è un vino davvero rotondo e complesso.
Si abbina molto bene con formaggi erborinati, carne d’agnello e cacciagione
Vino biologico dal colore rubino chiaro con riflessi violacei. Dal profumo intenso e complesso di frutti rossi, frutti di bosco, sottobosco. Secco ed equilibrato, un vino di corpo. Piuttosto persistente.