Selezione di salumi, crostino toscano, tartellette, pecorino e altri antipasti del giorno. (Viene presentato secondo il numero di persone che lo richiedono)
È una razza di antiche origini, conosciuta da più di duemila anni. Fu già citata da Plinio il Vecchio e altri autori latini (Boves [...] Umbria vastos et albos[2]) ed era utilizzata come razza da lavoro da Romani ed Etruschi; inoltre, per il suo candido mantello, era utilizzata nei cortei trionfali e nei sacrifici alle divinità.
Caratteristiche
Bovini di razza chianina in Valmarecchia
È un bovino caratterizzato da gigantismo somatico, ovvero è di taglia molto grande. Tra le razze bovine è quella che raggiunge le maggiori dimensioni: nei maschi più di 190 cm di altezza al garrese[3], con un peso che può arrivare a 1 700 kg[4]; nelle femmine si superano i 155 cm al garrese e si arriva a un peso di 1 100 kg.
Il mantello è bianco porcellana in entrambi i sessi, con aperture naturali pigmentate. Nei maschi si può a volte osservare qualche sfumatura grigia sul collo. I vitelli fino a sei mesi sono color fromentino. Le mucose sono nere. Le corna sono corte e tozze e hanno la punta nera. La testa è leggera ed elegante; nella femmina si presenta più allungata rispetto ai maschi. Presenta ottimi appiombi, il piede è piccolo, ma con unghioni molto resistenti. La giogaia è di dimensioni molto ridotte, quasi assente. Gibbosità presente solo nei tori.
È una razza che non si adatta bene ai sistemi di allevamento intensivi, particolarmente per la produzione del vitellone e della scottona da carne, risentendo, tuttavia, negativamente della scarsa disponibilità di capi da ristallo e anche del fatto che raggiunge la maturità per la macellazione a pesi vivi elevati, cosa che costringe a tempi di ingrasso più lunghi di altre razze da carne. Comunque, l'elevata rusticità le permette un'ottima vita anche al pascolo, dove è favorita dagli arti lunghi e dalla capacità di cibarsi di fogliame (pascolo aereo). Ha una discreta longevità, ma, in compenso, è poco precoce. La carne più pregiata deriva dalla femmina (scottona) per tenerezza e le dimensioni non elevate. Il suo allevamento, per poter dare il meglio come animale da carne, deve essere stanziale o, come lo chiamano in Val di Chiana, "legato", cioè con l'animale legato sopra la mangiatoia o confinato in box che contengono un certo numero di bovini. Da anni è stato istituito un Libro Nazionale Genealogico, gestito dalla Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne (ANABIC), dove vengono iscritti i soggetti di razza pura. Azione di controllo e di certificazione viene garantita dall'IGP del Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale. L'esibizione della relativa certificazione presso i punti vendita è obbligatoria, e comunque il consumatore ha tutto il diritto di richiederla in forma originale.
Una vitella chianina è il premio per la squadra vincente nel calcio in costume
Questa razza fornisce una carne magra, solo in soggetti molto grandi si trova infiltrazione di grasso tra le masse muscolari (marezzatura) che ne accentuano il sapore. Dalla carne di questa razza si è soliti ottenere la bistecca alla fiorentina. La sapidità di questo taglio di carne dipende, inoltre, dai tempi prolungati di frollatura, non inferiori a 15 giorni, necessari per migliorarne la tenerezza e aumentare la proteolisi del muscolo, il cui risultato finale è la formazione di polipeptidi e aminoacidi che conferiscono il caratteristico sapore di questo taglio.
La chianina è una razza con una distribuzione molto diffusa nel mondo, con soggetti esportati in Asia, Cina, Russia, Canada, Stati Uniti, Brasile e Australia, e destinati sia ad allevamento sia in purezza, sia in incroci su razze locali.
200g di carne di manzo macinata, cotta alla brace e servita con patate arrosto e insalata. (Prodotto lavorato fresco e abbattuto in loco a temperatura negativa nel rispetto delle leggi sanitarie vigenti)
Taglio e servizio di una torta di pasticceria (con scontrino che ne certifichi provenienza e tracciabilità) fornita dal cliente. (Il servizio comprende anche una bottiglia di spumante per festeggiare al meglio).
Cabernet sauvignon 100%. Acciaiolo è un’interpretazione sontuosa della forza espressiva dei suoli attorno al Castello di Albola: da un unico vigneto di vecchie viti, una selezione rigorosa di uve Cabernet Sauvignon conferiscono carattere ed eleganza, mentre una piccola parte di Sangiovese ne tratteggia le sfumature più autentiche. Nel nome l’omaggio alla casata degli Acciaiuoli; nel bicchiere un vino prezioso, dal disegno forte ed aggraziato, il corpo morbido e flessuoso, il profumo seducente, il sorso infinito. Castello d’Albola - Radda in Chianti (FI)
Vino a km zero, biologico, realizzato con un blend di uve Sangiovese, canaiolo e merlot da Mariottini winery (Pratantico di Arezzo - AR) in esclusiva per noi.